Di fronte ad una discontinuità lavorativa, tra le prime azioni che si mettono in campo per trovare una nuova collocazione c’è l’inviare il proprio curriculum agli Headhunter. È funzionale? Sì, ma spesso si rimane delusi, non ricevendo quella che pare essere un’attenzione fin anche dovuta. Come mai capita? Per diverse ragioni.
Anzitutto, l’Headhunter è concentrato sulle attività di ricerca e selezione svolte in favore delle aziende clienti in quel momento. Certamente, ha interesse ad allargare il suo network di conoscenze e, quando può, volentieri, incontra chi possa rientrare nel proprio perimetro di interesse. Questo, tuttavia, non gli è sempre possibile, per ragioni di tempo, anzitutto. Non tutti gli Headhunter poi, sposano la politica della “banca dati”: non un “must-have” e neppure, necessariamente, un “wish to have” per gli addetti ai lavori, nonostante si possa immaginare il contrario.
All’Headhunter si chiedono contatti, un incontro di approfondimento e consigli per ricollocarsi.
Il tema qual è? Chiunque si trovi in transizione di carriera dovrebbe, in un mondo ideale, avere la possibilità di confrontarsi con professionisti del mercato del lavoro e ricevere un adeguato supporto per il ricollocamento, come anche indirizzo e consiglio. Questo si pensa dovrebbe accadere in una “Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Non è forse vero? Sappiamo bene, invece, come le politiche sociali del nostro Paese non si esprimano in tal senso e siano disfunzionali, fin anche patologicamente non allineate. È un peccato, dove, invece, Paesi a noi vicini (Svizzera e Francia, per esempio) dedicano risorse e modalità diverse in tal senso, dimostrando di essere efficaci e di facilitare fattualmente il reinserimento lavorativo. Il Privato, d’altro canto, per quanto portatore di un interesse analogo, non può, evidentemente, sopperire ad una carenza del Pubblico di tale portata.
Un servizio esiste: la Consulenza di Carriera, un percorso in cui il cliente è la persona alla ricerca di un posto di lavoro, ma può essere anche l’azienda che acquisti tale servizio in favore dei propri dipendenti, per il loro sviluppo o per il supporto in caso di risoluzione del rapporto di lavoro (c.d. “Outplacement). Naturalmente, si tratta di un investimento per la carriera e il benessere personale, non di una semplice spesa, non di un servizio destinato ai soli periodi di difficolta professionale. Il mondo è cambiato, lo sappiamo, e le discontinuità sono all’ordine del giorno, per motivi diversi. Non serve certo che un’azienda vada male per perdere il posto di lavoro. La società è cambiata. Le persone tendono ad ascoltare di più i propri bisogni e desideri, anche se non necessariamente riescono poi a tradurli nella quotidianità professionale.
Cercare lavoro è un lavoro. Una competenza in sé, da riconoscere, acquisire, allenare e agire. Come? Si può procedere in modo individuale, certamente, indagando il mercato, individuando dove la propria competenza risulta più o meno spendibile, come proporsi al meglio ecc… Un costo questo, ovvio. Un tempo importante da dedicare, non solo in termini fisici, ma anche emotivi. Per un percorso fatto di “tentativi ed errori”, da testare sul campo, sulla nostra pelle, sulla nostra storia, in un momento spesso critico.
Esistono passi già collaudati, best-practice per navigare al meglio la transizione di carriera, spesso tanto più complessa quanto più l’età anagrafica avanza, purtroppo, o quando il mercato del lavoro non pare rispondere ai nostri bisogni e desideri così come ci immaginavamo. Ciò è peggio quando la situazione ci si palesa in un momento in cui non ci sentiamo “abbastanza forti”, dato che, magari, il lavoro lo abbiamo perso inaspettatamente e siamo “piombati” in una situazione inedita di difficoltà personale, intellettuale, emotiva, fisica, non solo professionale.
Esiste la professione del Consulente di Carriera. Una persona che, all’interno di un numero variabile di incontri, a partire da un minimo, ci accompagna in un percorso fatto di riflessioni e azioni, certamente, ma, meglio, in un vero e proprio “viaggio trasformativo” del nostro modo di “leggere” noi stessi e il contesto nel quale ci muoviamo. L’occasione è quella di riscoprire che “la mappa non è il territorio” (cit. Alfred Korzybski) e di aprire nuove strade, mettendoci a disposizione modalità e strumenti verificati e, comunque, adattati alla nostra storia, alle preferenze individuali e ancorati a ciò che ci motiva.
L’Headhunter, quindi, tendenzialmente, ci offre la sua massima attenzione se il nostro profilo professionale corrisponde alle esigenze delle sue aziende clienti in quel momento, o in potenziale, meglio in un futuro non lontano. Il Consulente di Carriera, invece, dedica tutta la propria esperienza a chi è alla ricerca di una nuova prospettiva nel momento in cui siamo noi ad averne bisogno.
Una medaglia, due facce: semplificando, possiamo dire che il Consulente di Carriera supporta le persone nel trovare e nel cambiare lavoro, mentre l’Headhunter supporta le Aziende nel trovare persone. Un’ovvietà? L’esperienza ci dimostra che non è così.
Chi è alla ricerca di un posto di lavoro è comunque cliente dell’Headhunter, anche se non in senso stretto (il servizio è pagato dall’azienda e, peraltro, così dev’essere per Legge). Perché non esiste la soddisfazione dell’azienda senza quella del candidato, dove l’Headhunter ricerca e facilita entrambe.
Questo è il motivo per il quale, nel caso di CHANGE+, le prospettive si integrano, così da mettere a disposizione di chi cerca lavoro una visione allargata, che veda interagire l’utente anche con entrambi i professionisti, per una consulenza attraverso la quale indagare e valorizzare l’identità personale, la reputazione e la promozione di se stessi e che ne tenga conto nel momento in cui un’azienda richieda un profilo coerente. Così da aiutarci a muovere oltre, a dare un altro verso alla nostra storia, nel modo più efficace e proattivo possibile.
Stefania Ciocci | Headhunter | Consulente Sviluppo Organizzativo | Founder CHANGE+
Andrea Tacca | Consulente di Carriera e Outplacement | Coach ICF | Managing Partner CHANGE+