That’s Sviluppo Professionale
Quante volte ti è capitato di presentarti nell’ultimo mese? Nell’ultimo anno?
Presentare chi sei, raccontarti agli altri, è qualcosa che può piacere oppure no, a seconda delle preferenze personali, ma, più o meno frequentemente, capita.
La domanda da porsi è: “quanto abbiamo riflettuto sulla rappresentazione di noi stessi?”. Le nostre esperienze, il carattere, i pensieri contribuiscono senza dubbio. Meno immediato è il legame con un altro concetto, quello di “narrazione di sé”.
Cos’è la narrazione di sé?
La narrazione di sé comprende tutto ciò che avviene nella nostra mente, di cui siamo più o meno coscienti durante il periodo di veglia. Un “dialogo interno” composto da affermazioni, domande e giudizi che ci accompagna costantemente, influenzando il modo in cui pensiamo e parliamo di noi. In sostanza, contribuendo a costruire la rappresentazione di noi stessi e come ci presentiamo agli altri. Ad esempio, se la nostra voce interiore è severa e critica, facendoci notare ogni errore che facciamo, sarà difficile che la narrazione di noi stessi agli altri sia positiva. Così come se il nostro dialogo interno fomenta dubbi ogni volta che ci troviamo a prendere una decisione, questo sarà evidente nei comportamenti che agiamo nel momento in cui ci relazioniamo con gli altri.
Non sempre siamo consapevoli del processo che ci governa: dialogo interno, narrazione con noi stessi e con gli altri. Anzi, spesso, neppure prestiamo attenzione a riguardo.
Identità e reputazione: due diverse narrazioni
Lo psicologo americano Robert Hogan, co-fondatore e presidente di Hogan Assessments distingue due concetti fondamentali:
- Identità: ciò che pensiamo di noi stessi
- Reputazione: ciò che gli altri pensano di noi
Ci accorgiamo della differenza tra identità e reputazione quando riceviamo un feedback nel quale non ci riconosciamo. Se accettassimo il feedback senza negarlo, ci renderemmo conto che gli altri si sono fatti un’idea di noi sulla base dei nostri comportamenti, non delle nostre intenzioni. Se ci guardassimo con gli occhi degli altri, comprenderemmo più facilmente la distanza tra l’idea che abbiamo di noi stessi e quella che gli altri hanno di noi. Lavorare su reputazione (come gli altri ci vedono) e identità (ciò che pensiamo di essere) è un passaggio fondamentale per migliorare la narrazione di noi stessi.
Perché la narrazione di sé è cruciale nella Consulenza di Carriera?
In un percorso di Consulenza di Carriera, così come in sede di Outplacement, le persone raggiungono una maggiore consapevolezza circa la propria identità e la propria reputazione: costruire una narrazione di sé coerente e autentica è fondamentale per raggiungere il cambiamento desiderato.
Prima di proporti professionalmente, devi avere ben chiari tre elementi: 1) chi sei; 2) da dove vieni; 3) dove vuoi andare.
Una banalità, se vogliamo, ma è scontata? No. Tanto meno lo è associare questi elementi alla narrazione di sé, interna o esterna. Quando è stata l’ultima volta che ci hai riflettuto? La Consulenza di Carriera è un’occasione che permette di lavorare a tutto tondo, considerando sia l’identità, sia la reputazione, sia la narrazione di noi stessi.
Narrazione di sé: qual è il ruolo della reputazione?
È proprio in base alla nostra reputazione che gli altri prendono decisioni importanti che ci riguardano, come assumerci, promuoverci, licenziarci, prestarci del denaro o supportarci in altro modo. Diventa quindi fondamentale non solo essere consapevoli della propria reputazione, ma fare in modo che quest’ultima sia il più possibile congruente con ciò che siamo e con ciò che vogliamo. I rischi connessi ad un mancato allineamento, del resto, sono tanti. Potrei non comprendere, per esempio, perché l’azienda abbia creato un’opportunità di carriera per il collega che ritengo palesemente meno meritevole di me. È vero che il terreno di gioco influisce ma, se vogliamo avanzare nella vita, come persone, prima che come lavoratori, dobbiamo saper osservare con lucidità il contesto, qualsiasi sia lo scenario che ci troviamo ad affrontare.
Tornando alla domanda sull’importanza del comprendere il concetto di reputazione, se ciò che gli altri pensano di noi non è congruente con ciò che siamo e con ciò che vogliamo, è probabile che non saremo soddisfatti e non coglieremo le migliori opportunità professionali migliori.
Narrazione di sé, autenticità e opportunità professionali
Oltre all’identità e alla reputazione, in un percorso di Consulenza di Carriera, così come di Outplacement, si lavora anche sulla narrazione di sé. Il tema “come mi racconto a me stesso” e il tema “come mi racconto agli altri” influiscono sullo stato d’animo e sulle opportunità che è possibile creare. Le occasioni durante le quali ci raccontiamo agli altri sono tante: non solo i più classici curriculum vitae, lettere di presentazione e colloqui di selezione, ma anche eventi, colloqui di networking o, per il tramite dell’identità digitale, web e social media.
Lavorare sulla narrazione di sé non significa costruire un’immagine artefatta. Significa, invece, mettere in luce ciò che è più autentico e coerente con la propria identità. Significa usare il riflesso della propria reputazione – e i feedback ricevuti – per migliorare la conoscenza di sé. La parola d’ordine, soprattutto in un mondo così volatile e incerto, è autenticità. Se non sappiamo chi siamo, da dove veniamo e cosa vogliamo, non riusciremo ad essere autentici e saremo alla mercè delle situazioni, degli interlocutori e degli annunci di lavoro che di volta in volta incontreremo. Essere autentici e congruenti, invece, significa
- avere una direzione chiara;
- essere coerenti;
- accettare i feedback altrui e trasformali in occasioni di crescita.
Essere autentici, in questo senso, non ci toglie alcuna opportunità, se non quelle che non sono coerenti con noi stessi. Essere autentici non toglie, aggiunge.
Conclusione: come allenare la narrazione di sé?
In un percorso di Consulenza di Carriera, lavorare su identità, reputazione e narrazione di sé permette di costruire una presenza professionale forte e autentica. Saper parlare di sé in modo coerente è una competenza che si può sviluppare e che influenza non solo il nostro benessere e lo spirito con cui affrontiamo le situazioni, ma anche le opportunità che saremo in grado di cogliere.
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Andrea Tacca – Consulente di Carriera e Outplacement | Coach ICF | Managing Partner CHANGE+
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CHANGE+ è un’azienda di consulenza aziendale attiva nella Ricerca e Selezione del Personale*, nell’Outplacement*, nella Valutazione, nella Formazione (anche sotto forma finanziata) e nello Sviluppo delle Persone e delle Organizzazioni.
*Aut. MLPS. REG. DD. n. 0000296 del 27/08/2024